Acqua per la salute

La Provincia Orientale, nella quale si trova l’ospedale N.S. della Consolata di Neisu, è una delle 11 province della RD Congo. Ha una superficie è di 503 239 km² (pari circa a quella della Spagna) e conta 5 milioni e mezzo di abitanti; è occupata per metà dalla foresta pluviale. La zona di intervento del progetto si trova in prossimità di due zone di conflitto, quella del Kivu, a est, e quella al confine con l’Uganda, a nord.

Il villaggio di Neisu si trova a ovest del capoluogo distrettuale Isiro. L’etnia principale è quella dei Mangbetu e l’attività economica prevalente è l’agricoltura.

L’Ospedale Nostra Signora della Consolata di Neisu cominciò le proprie attività come dispensario nel 1984 grazie all’impegno dei missionari della Consolata. Nel corso degli anni, il dispensario si è ampliato fino diventare un ospedale e, oggi, l’ospedale e la rete di centri e postazioni sanitarie (centres e postes de santé) ad esso collegata sono diventati un punto di riferimento per tutta la zona. Anche per questo, le autorità sanitarie congolesi hanno fatto espressa richiesta alla struttura ospedaliera di servire la zona ovest del capoluogo distrettuale Isiro. Tale richiesta, accettata dall’Ospedale, è stata formalizzata mediante una Convenzione con il Ministero della Sanità della RD Congo.

In quanto struttura sanitaria di riferimento integrata nel sistema sanitario congolese, l’Ospedale di Neisu – che serve un bacino d’utenza di cinquantamila persone e ospedalizza 3.500 pazienti l’anno – deve costantemente far fronte a una massiccia richiesta da parte della popolazione locale e fornisce un servizio senza il quale migliaia di persone non averebbero accesso alcuno all’assistenza sanitaria di base e specialistica, a meno di spostamenti lunghi e difficoltosi in un Paese che manca di strade e collegamenti adeguati. A questo proposito, la rete di postazioni e centri sanitari collegati all’ospedale e da esso gestita è di importanza cruciale per fornire assistenza immediata ed efficace a pazienti per i quali anche il solo spostamento dal proprio villaggio all’ospedale richiederebbe intere giornate di cammino.

Il progetto

ACQUA PER LA SALUTE. Potenziamento dell’approvvigionamento idrico dell’ospedale Notre Dame de la Consolata di Neisu e dei centri sanitari periferici ad esso connessi

Descrizione

PozziANeisu
Uno dei pozzi costruiti presso i centri di salute periferici

Il progetto si pone come potenziamento del sistema di approvvigionamento d’acqua per la rete sanitaria di Neisu, composta dall’Ospedale Notre Dame de la Consolata e da una rete di strutture sanitarie periferiche. In particolare, in tre di queste, che garantiscono le cure sanitarie di base a parte della popolazione servita dalla rete sanitaria, manca completamente un sistema di approvvigionamento dell’acqua pulita. A tale mancanza si intende sopperire con la costruzione ex-novo di tre pozzi dotati di pompa e pannelli fotovoltaici. Sarebbe inoltre necessario dotare di lavabi e rubinetti la maternità e l’ambulatorio dei tre centri e procedere all’acquisto e installazione di una nuova pompa per l’ospedale.

Accanto alla costruzione e riabilitazione delle strutture per l’approvvigionamento idrico, inoltre è prevista la formazione dei Comitati Sanitari (CO.SA.) di villaggio che fungono da trait d’union fra la popolazione locale e la rete sanitaria e collaborano attivamente alla promozione di campagne e iniziative di salute pubblica. In particolare, il progetto prevede la formazione dei sette membri del direttivo di ciascun CO.SA. tramite un corso di cinque giorni tenuto all’ospedale di Neisu dal personale sanitario. Una volta formati, i membri dei CO.SA. faranno da moltiplicatori, diffondendo le informazioni apprese in modo che la popolazione dei rispettivi villaggi possa beneficiare per loro tramite della formazione sul corretto utilizzo dell’acqua.

Quanto alle attività di sensibilizzazione in Italia, sono stati realizzati eventi pubblici presso i Comuni di Calenzano e Scandicci; un articolo sulla rivista Missioni Consolata ha descritto l’avanzamento dei lavori a metà progetto, mentre la rivista del capofila di progetto, Annulliamo la Distanza, ha dato conto dei risultati finali.

Intervista a p. Larose, responsabile del progetto, sulla conclusione delle attività
(i sottotitoli in italiano sono attivabili cliccando sul tasto “Sottotitoli” in basso a destra nel video):

 

Finanziatori

Water Right Foundation Toscana
Comune di Calenzano
Comune di Scandicci

Capofila: Annulliamo la Distanza; partner: Missioni Consolata Onlus

PROGETTO CONCLUSO

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