Sicurezza alimentare e rafforzamento capacità delle donne

Il progetto si svolgerà in un distretto amministrativo nella Coastal Province del Kenya e più precisamente nella zona di Adu, a circa cinquanta chilometri da Malindi. Il distretto ha una popolazione di 544.303 abitanti.Le principali comunità che vivono a Malindi includono Mijikenda, Swahili, Bajuni, indiani, arabi ed europei. Altre comunità del Kenya, tra cui Kamba, Kikuyu, Luo, Kalenjin e Luhyia sono presenti.

adulocation
La posizione di Adu in Kenya

La maggior parte degli abitanti di queste comunità sono coloro che emigrarono dalle loro regioni native durante il periodo coloniale, mentre altri sono venuti in seguito per lavorare nelle piccole e grandi imprese locali.L’agricoltura, il turismo e la pesca sono le principali attività economiche a Malindi. Le colture diffuse della zona includono anacardi, sisal (agave), palma da cocco, ananas e mango e, in minor misura, banane, manioca, mais, e diversi tipi di fagioli.

Lungo le pianure costiere, i contadini coltivano verdure e ortaggi come pomodori, peperoncino, cipolle, melanzane e okra (gombo). La pesca è molto praticata vista la forte domanda di pesce da parte del settore alberghiero. L’estrazione di sabbia, gesso, calcare, rubini e barite sono stati effettuati nel corso degli anni. La scoperta di minerali rari a Malindi, tra cui il titanio e niobio, potrebbe creare ulteriori opportunità per l’economia locale.

Secondo i dati di Humanitarian Response (servizio digitale facente capo all’Ufficio per il coordinamento degli affari umanitari delle Nazioni Unite), nella Kilifi County – dove si trova Adu – il tasso di povertà è del 70.8%, contro una media nazionale del 45.9% e la maggioranza della popolazione è sotto la soglia di povertà. Circa un quarto dei bambini sono sottopeso e fra il 6 e il 9 per cento sono a rischio di malnutrizione. I matrimoni precoci rappresentano un grosso limite alla scolarizzazione delle bambine.

IL PROGETTO

Molti membri della comunità intorno alla missione di Adu sono donne che vivono sotto la soglia di povertà. Questo progetto cercherà di migliorare le condizioni delle donne più vulnerabili ed emarginate, in particolare quelle affette da HIV/Aids. L’intervento mirerà principalmente a rafforzarne la sicurezza alimentare e nutrizionale attraverso l’avvio di attività generatrici di reddito in ambito agricolo. Le attività di progetto includono affitto, dissodamento e preparazione del terreno, l’acquisto di attrezzi agricoli e di piantine di manioca, mais, miglio, fagioli e girasole.

PROGETTO COMPLETATO

Finanziatore: Caritas Italiana (nell’ambito della campagna giubilare Il diritto di rimanere nella propria terra)