Errata corrige: quando i progetti non bastano

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Dopo la cooperazione degli anni Settanta e Ottanta, fatta di fondi a pioggia e tanto mattone, il mondo missionario ha vissuto – come tutta la cooperazione – una specie di panico da cattedrale nel deserto e ha tentato di superarlo con un metodo di lavoro diverso che metta al centro le comunità locali e la loro capacità di trovare soluzioni. E i termini empowerment, capacity building, local ownership* sono diventati protagonisti dei dibattiti e dei progetti. Ma i risultati non sempre sono arrivati.

Dagli errata corrige che ci raccontano i nostri missionari a quelli di altre organizzazioni impegnate nella cooperazione, Missioni Consolata di questo mese propone una panoramica su quello che non funziona e su come si cerca da imparare dagli errori. AmittingFailure (Ammettere il fallimento), ad esempio, è un sito lanciato dalla sezione canadese di Ingegneri Senza Frontiere dove cooperanti appartenenti a diverse organizzazioni raccontano la loro esperienza di progetti che non hanno funzionato.

Leggi l’articolo su Missioni Consolata di luglio.

*Capacity building è traducibile approssimativamente come “sviluppo delle competenze” e local ownership come “titolarità locale”. Empowerment è più difficilmente traducibile ma è sostanzialmente il processo di acquisizione di potere – inteso come consapevolezza delle proprie capacità e autostima – e responsabilità.