Brasile – Siccità

Il contesto

BahiaMap
La mappa del Brasile con in rosso la posizione di Monte Santo

Monte Santo è una municipalità situata nel cosiddetto poligono della secca nello Stato di Bahia, Regione Nordeste del Brasile. Si trova a 352 km dalla capitale dello Stato, Salvador, e ha una superficie di 3.298 chilometri quadrati. Il bioma che la caratterizza è detto caatinga, foresta grigia, nome che deriva dalla presenza di piante che sono per la maggior parte dell’anno secche. Il terreno è prevalentemente sabbioso e sassoso con cactus e arbusti spinosi.

Monte Santo ha una popolazione di 54.286 abitanti, di cui il 13% vive in città e l’87% nelle zone rurali. Nei centri urbani, la maggior parte delle persone lavorano nel settore del commercio o come dipendenti pubblici, mentre l’economia rurale si basa su attività agricole, come l’allevamento di mucche e capre e la coltivazione di manioca, fagioli e mais. Il settore industriale è praticamente assente. Molte famiglie dipendono da contributi sociali, come la bolsa familia (assegni familiari), borse di studio e pensioni di anzianità. Il livello di istruzione è basso e sono presenti sacche di analfabetismo.

Le questioni legate all’acqua

La regione è caratterizzata da basse precipitazioni e la struttura geologica della zona rende molto difficile raccogliere e immagazzinare acqua. La siccità è quindi un problema costante. I fiumi sono stagionali e nella maggior parte dei casi l’acqua del sottosuolo è salina, utilizzabile per la pulizia e l’abbeveraggio del bestiame ma inadatta al il consumo umano.

Nell’entroterra, una grande parte della popolazione locale riceve acqua potabile attraverso il cosiddetto carro-pipa (camion cisterna), un servizio fornito dall’esercito, mentre le città sono alimentate dalla Empresa Baiana de Águas e Saneamento (EMBASA), una società privata il cui maggior azionista è il Governo dello Stato di Bahia. Il rifornimento di acqua avviene una volta al mese.

L’emergenza dell’estate 2012

Bahia Drought
Alcuni bambini vanno a cercare acqua a dorso d’asino

Durante l’estate 2012, l’area di Monte Santo ha sperimentato la peggiore siccità degli ultimi quarantasette anni. Per dodici mesi non ci sono state precipitazioni e le dighe e i fiumi che, in condizioni normali, riescono a rifornirsi di acqua durante le piogge sono ora completamente asciutti. La popolazione locale si vede quindi costretta a comprare acqua potabile a prezzi che spesso sono però troppo elevati per le economie familiari. L’alternativa per la popolazione locale è andare a cercare sorgenti distanti molti chilometri, spostandosi a dorso d’asino e dedicando intere giornate alla ricerca. Diversi bambini in età scolare hanno dovuto abbandonare temporaneamente la scuola per aiutare le loro famiglie in questo sforzo. Quanto al bestiame, molti capi soffrono di disidratazione e in alcuni casi la loro sopravvivenza è a rischio.

L’intervento dei Missionari della Consolata

Il piano elaborato dai missionari attivi a Monte Santo per contenere i danni della siccità è triplice:

1. risposta all’emergenza: sostenere il potere d’acquisto delle famiglie perché possano comprare acqua potabile;

2. raccolta dell’acqua piovana: occorre acquistare e installare serbatoi e cisterne per aumentare la quantità di acqua piovana che sarà possibile raccogliere durante la prossima stagione delle piogge, così da aumentare le riserve disponibili durante i periodi di siccità;

3. perforazione di pozzi: occorre dotare la comunità di pozzi che permetta l’accesso all’acqua del sottosuolo che, seppur salina, può essere utilizzato per la pulizia e per abbeveraggio del bestiame.