Piantagione di anacardio a Mulikela

Il contesto

L'area dove sorgerà la piantagione di anacardio
L’area dove sorgerà la piantagione di anacardio

La popolazione della Diocesi di Gurue vive delle attività agricole e della coltivazione dei campi, ma non sempre la produzione è sufficiente per coprire il fabbisogno nutrizionale annuale.
Dal punto di vista delle risorse idriche, le zone più interne della Diocesi un costante rischio di siccità, la mancanza di pozzi e le grandi distanze delle famiglie dalle fonti presso le quali si riforniscono di acqua. Le strade locali diventano impraticabili durante la stagione delle piogge (che va da maggio a novembre) e rimangono impervie anche durante i mesi secchi; queste vie di comunicazione vanno sempre più trasformandosi in corridoi di traffico di esseri umani e immigrazione illegale. La rete elettrica e quella cellulare sono gravemente carenti e le autorità pubbliche hanno poche sedi e distribuite in modo da essere isolate e difficilmente raggiungibili.

Circa metà della popolazione è analfabeta e questo stato di cose rappresenta un notevole ostacolo nella ricerca di opportunità che permettano il sostentamento, non ultimo l’apprendimento di tecniche agricole che consentano un aumento della produzione e una razionalizzazione delle attività agricole familiari.
La parrocchia di Mulikela presenta una situazione che condivide molti degli aspetti citati sopra: siccità, infrastrutture e servizi degradati, estrema povertà diffusa. Le famiglie, che vivono di agricoltura di sussistenza, dipendono dalla regolarità delle piogge per il loro sostentamento e ogni volta che le precipitazioni scarseggiano l’insorgenza di sacche caratterizzate da malnutrizione e fame aumenta esponenzialmente.

La coltivazione dell’anacardio (caju) è tradizionale nella regione e le tecniche per realizzarla sono note alla popolazione locale. Già in passato questo tipo di attività agricola, grazie alla sua finalità legata non all’autoconsumo ma alla commercializzazione, ha dimostrato di essere una opportunità economica in grado di generare risorse con le quali sostenere altre esigenze delle comunità, dall’istruzione alla sanità.

La richiesta di mercato per questo tipo di prodotto è garantita dalla presenza di industrie per la trasformazione del caju che si trovano nella confinante provincia di Nampula alla quale Gurué è collegata dalla strada statale N1.
Esiste un Istituto Nazionale del Cajù, con il quale la Diocesi è in contatto, che fornisce orientamento a chi voglia avviare una coltivazione di anacardio. È questo ente, insieme al governo mozambicano e ad altri istituti specializzati, che fornisce le piantine per il rinnovo delle piantagioni e, almeno in parte, i prodotti e materiali per la cura delle piante.

Il progetto

L'agronomo che segue il progetto ne spiega le fasi
L’agronomo che segue il progetto ne spiega le fasi

Il progetto mirava a recuperare una piantagione inattiva di anacardio nella parrocchia di Mulikela e di fornire così alle famiglie locali l’opportunità di svolgere un’attività generatrice di reddito. A questo scopo, venti ettari di terreno sono stati puliti e dissodati, si sono acquistati gli strumenti per l’avvio della coltivazione dell’anacardio e le famiglie locali si sono organizzate per essere in grado di lavorare nella piantagione.

Beneficiarie sono state 186 famiglie di Mulikela che, una volta pulito e preparato il campo e acquisiti i materiali e le attrezzature, hanno beneficiato della consulenza tecnica degli istituti specializzati per avviare la coltivazione dell’anacardio.

Finanziatori

Caritas Microprogetti

PROGETTO CONCLUSO