Il reality dei poveri

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Pubblichiamo la lettera di p. Antonio Rovelli, imc, responsabile del settore cooperazione di Missioni Consolata Onlus, sul reality che Rai Uno sta girando nei campi profughi di Mali, Sud Sudan e RD Congo.

Torino 8 agosto 2013

Carissime/i,
Come state? Probabilmente non è il periodo migliore per fermarsi, riflettere ed indignarsi. Quest’ultima una virtù oramai molto rara, purtroppo anche nei nostri circoli ed ambienti. Vi chiedo scusa se interrompo la vostra quiete, ma in questi giorni ho letto su alcuni quotidiani e in alcuni siti critiche ed appelli contro un programma che la Rai sta registrando in alcuni campi profughi. Una specie di reality!
Vi chiedo solo di leggere, informarvi. Io ho fatto una sintesi ed ho raccolto alcuni articoli (vedi sotto). Ho firmato la petizione on line e sotto trovate la risposta che mi è giunta e come voi stessi, se ritenete opportuno, potete partecipare alla petizione.
Probabilmente la notizia non è sfuggita ai direttori delle nostre riviste missionarie e ad altri missionari/e impegnati nel campo della informazione. Sono anche sicuro – almeno me lo auguro – che la notizia è giunta anche alle orecchie di organismi ed Ong che da anni lavorano nel campo della cooperazione internazionale e con le quali condividiamo cammini ed idee.
Chiedo scusa per non aver approfondito il dibattito e la tematica, mi auguro che chi è più esperto di me in fatto di informazione e nel campo dei profughi possa farlo.
Non mi dilungo su tante questioni nel merito del format del programma e di tante critiche che spero possano essere fatte da giornalisti esperti delle nostre testate missionarie.
Io dico solo che la Rai dovrebbe venire a Torino per incontrare le centinaia di profughi gettati per strada dopo che è stata dichiarata conclusa l’ENA (Emergenza Nord –Africana).
Mi disturba l’abuso del termine “the mission” (chiaro il richiamo al famoso film ) in questo contesto, ma anche tutte le volte che viene abbinato a contesti di guerra che hanno creato e continuano a creare le condizioni affinché il numero dei profughi aumenti, proprio in quelle nazioni dove è stato e si andrà a girare il reality dei profughi.
Insomma il dibattito potrebbe continuare. Spero che qualcuno possa raccogliere la provocazione e possa firmare la petizione.
Grazie
p. Antonio Rovelli (imc)

Rassegna stampa (vedi pagine 29 – 34)

L’articolo su Famiglia Cristiana

Il post su info-cooperazione

La petizione on line si può firmare qui