Progetti in corso


Editoriali


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Fondata nel 2001, la Hope House è un sotto-programma del più ampio programma di Caritas Swaziland per la prevenzione e cura dell’HIV e AIDS. Si concentra principalmente sulle cure palliative residenziali e di sostegno per le persone colpite da HIV e AIDS e la tubercolosi, in un ambiente reso il più possibile vicino a quello domestico rispettando le linee guida nazionali per le cure palliative.
Prima dell’avvento dei farmaci antiretrovirali, Hope House era stata inizialmente una risposta alle circostanze terribili in cui molte persone con HIV e AIDS stavano morendo. Allo stato attuale, costituisce ancora un luogo di pace e dignità per i pazienti terminali, ma la maggior parte delle persone, grazie alla terapia, sono oggi in grado di tornare alla loro comunità e al loro lavoro.
Il progetto More Strength to Hope è stato concepito per ampliare l’offerta di servizi sanitari, accrescere le conoscenze sanitarie del personale e dei pazienti e dotare il centro di nuove funzionalità logistiche e pratiche che lo rendessero più fruibile da parte dei degenti e facilitassero il lavoro dello staff. Grazie a questo progetto, la Hope House ha potuto rinnovare gli ambienti per la degenza, che necessitano di tinteggiatura, nuovo mobilio, chiusura delle crepe; dotare il centro di una rampa, necessaria per i pazienti in sedia a rotelle, e realizzare altre migliorie strutturali; realizzare l’aggiornamento dello staff medico, la formazione sulle cure palliative di 240 persone fra pazienti e familiari che li assistono e la formazione per una ex-paziente e ora anche volontaria a tempo pieno del centro che ha manifestato la volontà di formarsi per poter poi essere inserita in una struttura sanitaria locale come operatrice qualificata; fornire cibo e farmaci a una media di sei pazienti adulti al giorno che si trovano in condizioni di particolare indigenza e non possono contribuire al proprio mantenimento durante la degenza; avviare un servizio di fisioterapia per favorire il recupero fisico dei pazienti e permettere loro di terminare la degenza essendo già in condizioni di tornare al lavoro o almeno di essere autonomi.
PROGETTO CONCLUSO
Finanziatori: Conferenza Episcopale Italiana
Leggi l’articolo sul lancio del progetto nel blog di Mons. José Luís Ponce de León, IMC, vescovo di Manzini